Arriva tanto per cambiare dagli USA, dalle pagine americane della rivista Runner’s World la tavola dei 7 comandamenti, i benefici che questo frutto particolare promette ai runners ed alle loro prestazioni fantastiche. Si, però non illudetevi, parliamo di prestazioni agonistiche, su strada e pista eh.
- Riducono la pressione sanguigna. Sono una valida alternativa ai farmaci consigliata dal Journal of Gerontology, il giornale della gerontologia. E non ci provate a ridere che tanto voi che leggete state tutti alla soglia di quella fascia, quindi dategli retta. Insomma i ricercatori hanno stabilito che nei mirtilli ci sono una forte quantità di flavonoidi che producono utili effetti antiossidanti al nostro corpo.
- Sono un anti-infiammatorio naturale. Le “antocianine” dei mirtilli riducono anche le infiammazioni. E vengono utilizzate molto per chi soffre di disturbi cardiovascolari cronici ad esempio.
- Migliorano l’efficienza polmonare. Sempre le antocianine sarebbero anche tra le prime responsabili del rallentamento del declino dei nostri polmoni. Il consumo di due o più porzioni a settimana di questo magico frutto è consigliato proprio per rallentare il deterioramento dei nostri organi respiratori.
- Diminuzione dei rischi di attacchi cardiaci. Soprattutto con le statistiche che vediamo oggi, in particolare tra i giovani, mangiare mirtilli e fragole tre o più volte a settimana riduce del 34% il rischio di attacchi di cuore.
- Migliorano il recupero muscolare. Gli antiossidanti che abbiamo detto riducono le infiammazioni, contribuiscono anche a riparare i muscoli dopo gli allenamenti. Viene addirittura consigliato di inserirli in un frullato post-gara o post-allenamento.
- Migliorano le funzioni cerebrali. Riduce la depressione e l’invecchiamento delle cellule del nostro cervello. E gli stessi flavonoidi collaborano anche a posticipare i danni cognitivi della terza età. Nelle donne è stato testato che il declino cognitivo appare con due anni e mezzo di ritardo assumendo mirtilli tutte le settimane.
- Riducono i rischi cardiovascolari. Non solo una maggiore efficienza cardiaca, ma anche la riduzione del 15% dei problemi cardiovascolari assumendo 150 grammi di questo frutto, specialmente in chi soffre già di queste problematiche, inclusi i rischi di ictus e diabete. E pare che sia dovuto in parte… alle antocianine, tanto per cambiare.
Insomma… Già vedo il nostro gonfiabile alle gare dove tra una chiacchiera e l’altra post gara cominciano a spuntare le vaschette del supermercato con il frutto blue!