Il colesterolo è una molecola grassa, per l’esattezza uno sterolo, fondamentale per il nostro organismo che però può diventare dannosa se presente in eccesso nel circolo ematico. La concentrazione nel sangue è definita colesterolemia.
Questa molecola è indispensabile per il nostro corpo in quanto prende parte alla formazione delle membrane cellulari di tutte le cellule animali (è totalmente assente nelle membrane vegetali); è il precursore degli ormoni steroidei (aldosterone, cortisone, testosterone, estradiolo e vitamina D) ed è il precursore della bile adibita ad agevolare la digestione dei lipidi alimentari.
Tutte le cellule dell’organismo umano sono in grado di produrre il colesterolo anche se la maggior parte di esso viene prodotto dal fegato e poi trasferito in circolo dove, poichè insolubile in acqua, viaggia necessariamente associato a proteine e trigliceridi in strutture definite lipoproteine. A seconda della percentuale delle componenti al loro interno esistono diverse categorie di queste ultime ognuna delle quali ha una diversa finalità.
Tra le principali abbiamo le VLDL (Very Low Density Lipoproteins) che trasportano i trigliceridi dal fegato ai tessuti; le LDL (Low Density Lipoproteins) che trasportano il colesterolo dal fegato ai tessuti e le HDL (High Density Lipoproteins) che trasportano il colesterolo dai tessuti al fegato agendo così da “spazzini”.
La colesterolemia non deve superare i 200mg/100ml (un valore di 300mg/100ml raddoppia il rischio di infarto) mentre il colesterolo HDL dovrebbe rappresentare più del 25% del totale.
Si può parlare di livelli lipidici ematici ottimali quando:
Col tot < 200mg/100ml,
Col LDL < 100mg/100ml,
Col HDL > 40mg/100ml,
Trigliceridi < 150mg/100ml.
A giocare un ruolo fondamentale nel mantenimento di una colesterolemia adeguata, tolti i fattori genetici, troviamo l’alimentazione e l’attività sportiva.
Per quel che riguarda l‘alimentazione, i cibi con maggior contenuto di colesterolo sono tendenzialmente quelli contenenti grassi saturi (la carne rossa e le uova, un tempo fortemente ed ingiustamente demonizzati, possono essere assunti, purchè in quantità contollate, anche in una dieta strutturata per contrastare il colesterolo) mentre i cibi contenenti grassi vegetali sarebbero in grado di abbassare i livelli dii colesterolo LDL. A tal proposito vi riporto una tabella dove sono rappresentai i cibi che potrebbero risultare più utili da consumare in una condizione di leggera ipercolesterolemia.
Per quel che riguarda l’attività sportiva, invece, diversi studi hanno dimostrato che quest’ultima aiuta a mantenere un’adeguata colesterolemia iin quanto è in grado di aumentare i livelli di colesterolo HDL contribuendo a regolarizzare il rapporto tra LDL e HDL.
Dott.ssa Eleonora Bonanni
Bibliografia:
www.wikipedia.it
www.benessere360.com