E svegliarsi la mattinaaa… du-dudu-dududu… con la voglia di… CORRERE!!!
Certo, poi c’hanno ragione quando ci dicono che tanto tanto normali non siamo… Ma l’Albarace solo chi la corre la capisce e l’ama… Trovate altre spiegazioni?
Dopo una cena da confraternita francescana (non per i contenuti, ma per gli orari) e senza lettura dei vespri, con gli occhi sbarrati sull’orologio ed archiviata anche la pratica Gomorra in tv prendiamo finalmente la via del letto… denti lavati, caricabatterie pronto, tutto a posto… Manca solo Morfeo…
MORFEOOOO? Dove seiii? Eh già, in queste condizioni si fa desiderare l’amico nostro… Intanto aspetta, già che ci sono, fammi girare e guardare il telefono, se la sveglia l’ho impostata bene, perché certo… mica puoi permetterti di non svegliarti alle 3.50 del mattino!!! Manco dovessi prendere un aereo!
MORFEOOOO? Ma ‘ndè annato questo… Oh porca zozza!!! Mi sono dimenticato di mettere nella borsa l’asciugamanino!!! Eh, e che torni a casa dopo la gara senza nemmeno sgrossare le perle di sudore? Eddai, che stavolta Morfeo passa…
MOR… No, aspè, diamo un’ultima occhiata alla sveglia… Anzi, inganniamola e mettiamone anche una impostata ad un minuto cosi testiamo se per caso inspiegabilmente l’audio del telefono non fosse andato magari in crash per un improvviso calo di tensione, che ne sai, oh… può capitare eh! No?! Vabbeh, e fatemi controllare lo stesso… Il cambio? L’ho messo? Si… quello si.
MORFEOOOO??? Ahò! Che hai fatto il giro largo stasera??? No, tanto mi servi poco… Alle 3.50 devi andare via, devi evaporare… TENGO L’ALBARACE!!!
♪ ♫ ♩ ♬ Nel cielo biancazzurro brilla una stellaaaa… ♪ ♫ ♩ ♬
ODDIO! Ma che sono già le 3.50?? Voglio mamma… Quasi quasi resto a letto e faccio finta che non m’ha suonato la sveglia… Hmmm… Niente, manco la vocina è stata sufficientemente convincente. Ammazza quanto è buio… Tu guarda se non sbatto il mignolo contro una porta eh… Vai, interruttore trovato! Tutto pronto, gli occhi ancora non si aprono, intanto proviamo a mettere il completino a memoria… Si, possiamo andare, che ora è, le 4… Enrico il mio amico vicino di casa e scemo almeno quanto me tra poco arriva sotto al garage… Dunque, ho preso tutto… CIAO AMORE, VADO ALLA GARA… Ammazza quanto dorme… vabbeh, se ne accorgerà tanto… la scusa delle sigarette da andare a comprare ancora non me la sono giocata, quindi se si sveglia e non mi vede si ricorderà… Usciamo dai, c’ho ancora la vista offuscata però… hmmm… LE LENTI A CONTATTO!!! Ma porca miseria, grazie che c’ho la vista offuscata… Ariapri la porta, tra un po’ s’affaccia la vicina insonne per curiosare, le lenti le ho messe, ok, stavolta possiamo andare… Intanto che aspetto Enrico metto in moto l’auto e inizio a fare capolino sulla strada… Ah, ecco Enrico, svizzero e puntuale!
“Certo che solo due scemi come noi a quest’ora eh?” mi fa… “Due? Ci aspettano altri 2mila come noi, sbrigati che sennò il rituale dei saluti e del caffè non facciamo in tempo a farlo” e mi replica “Ma perché temi di trovare traffico a quest’ora a parte noi e qualche fornaio?” E pure lui ha ragione…
In meno di 10 minuti siamo già al Foro Italico… tocca parcheggiare al terzo blocco, vedi che siamo in ritardo rispetto agli altri anni quando parcheggiamo a 18 centimetri dallo Stadio dei Marmi? Eh, lo sapevo io… Ma si dai, lascia tutto, andiamo a salutare quelli già arrivati e poi andiamo al bar.
Nella solita piazzola il nostro Capitan Fabrizio già era li a dispensare pettorali e tshirt… Manco la luce dei lampioni ci aiutava, preso com’era a contare il vil denaro ed a cercare di dare il pettorale giusto all’atleta giusto, “le majette stanno li, guarda quella che te sta mejo”… In fondo ha ragione, ogni volta tutti a lamentarsi se gli dai la taglia teorica e quella azienda la fa più piccola allora gli dovevi dare quell’altra ma la togli a quello più grosso e poi l’azienda è cambiata e le taglie sono al contrario e quindi… Santo Subito Fabrizio nostro!
Però è strano, sono da poco le 4.20 e siamo già quasi tutti i 70 iscritti e tutti col sorriso… come se fossero le 10 di mattina. Vabbeh, andiamo a prendere il pettorale di Enrico e poi bar. Intanto però incroci gli amici di sempre quindi il tragitto piazzola-bar, di 65 metri, lo percorri in 8’32″44 perché che non ti fermi ad abbracciarli gli amici?
Dopo un quarto d’ora la frase ormai storicamente e statisticamente più ricorrente, cioè “certo che solo noi siamo cosi scemi ogni anno da vederci qui alle 4 eh”, supera quota 100 hits. Altro che i tormentoni estivi. Ma in fondo, niente di più vero. Beh, il caffè ce lo siamo preso, andiamo a completare il giro, metti che è arrivato qualcun altro e ancora non ci siamo salutati… Intanto, ridi e scherza e si sono fatte le 5.15! Fabrizio ha mutato le vesti, ormai mette pure lui sto calzettone bavarese al ginocchio, bah, ancora non l’ho capita io l’utilità, però dicono che funzioni… Francesca ce la siamo consolata ed abbraccicata stretta tutti quanti dopo il suo rientro dal Passatore. “Rocco” Tocci incute sempre terrore negli occhi di tutti quelli a cui passa di spalle… Aho! Si dovesse confondere… Per non sapere ne leggere e ne scrivere io mi poggio con la schiena cementata alla macchina di Fabrizio.
Pure il buon Gianluca “Belfagor” Rosetti sta carico a pallettoni. Mercuri, che lui ormai al Passatore ha preso residenza fissa, sta ingrifato come un coyote e vuole tentare un improbabile riscaldamento… E che te pare… Eh si, e adesso riscaldiamoci pure… Vabbeh, andiamo pure noi va. Aho, ciao, come stai… uè, bentrovato… anvedi e te che fine avevi fatto? Il tour dei saluti continua… In fondo siam 2mila scemi… e bene o male ne conosci si e no che 1950…
Mi chiama l’amico Valerio Cassetta, di Lazialità… sbiascica qualcosa che somiglia a: “stiamo parcheggiando, c’è pure Guido (De Angelis)”
Tutti in griglia, l’alba ormai s’è fatta. È giorno! E sono pure le 5.30! BBBUMMM! Parte la gara! Ma… sicuri che siamo 2mila? Sembriamo 5mila, passiamo la linea di partenza dopo 3 minuti. Traffico… gente che spinge… imbuto… ci vorrebbero le onde… vabbeh, dai, e fatemi dire una cavolata… Usciamo dal parco, traffico bloccato e via su Ponte Mussolini (si, che volete, si chiamava cosi!), dalle auto gli sguardi ancora addormentati sembravano più increduli come se stessero sognando, me li immagino, quasi li sento gli automobilisti che stavano passando e fermati dalla Municipale col fumetto che dice “ma chi so sti scemi???” SIAMO NOIIIII!!! SVEGLIATI ROMA!!! TI STIAMO CORRENDOOOO!!!
Lungotevere, thump, thump, thump, si sentono i passi… Si sentono però anche i toni, lasciatemelo dire, “cazzeggionici” di questa gara agonistica a classifica autodichiarata, con quelli che la gara la corrono in gruppo, quelli che con la GoPro se la registano tutta… E che pure noi un filmato LIVE su facebook non lo mettiamo? Tanto a quest’ora becchiamo sicuramente almeno il nostro Valentino Casale che da New York starà ancora sveglio… E infatti, eccoti il primo like… è lui!
Ponte della Musica, senti che umidità stamattina… Via dei Gladiatori… tanto ‘ndannamo, ci ripassiamo da qui pure dopo, questo è il passaggio che ci porta sotto Curva Maestrelli. Intorno tutti sorrisi ed ironia mattutina. Qualcuno programma già la sua giornata lavorativa “oggi menomale che c’ho un congresso, cosi mi metto gli occhiali da sole e m’addormo!”. Thump, thump, thump, ritorniamo su Via Nigra, la partenza, poi dentro ai Marmi, prima giro dell’anello esterno fuori dallo stadio e poi tutti in pista per il 400 completo, nel corridoio di ingresso e uscita incontri sull’altra rampa gli amici… BATTI IL CINQUE… DAJEEE… FORZA LAZIOOOO… WOOOOOH!!! Però che bello dai! Ritorniamo nel Parco del Foro Italico, diamo una occhiata al Garmin, siamo a 4km e 700… meno di due alla fine, però è umido forte eh… Ma adesso che ci penso, ma che sono venuti a fare Guido e Valerio? Vabbeh, superiamo questo che sono 800 metri che pare che ogni volta che mi sposto da un lato lo percepisce e mi si rimette davanti… in fondo un piccolo allungo mica mi comprometterà la performance tecnica oggi no?!
Ci siamo, doppia curva a destra e di nuovo su Via dei Gladiatori, tutta dritta, stavolta non si esce più, anzi si entra, dentro l’Olimpico. Ecco il tunnel, la zona mista, quasi con una visione mistica sembra di vedere gli amici che incrocio nel dopo partita. Torna la luce, LA PISTA. Ci siamo! Si gira a destra, si fa la curva e poi il rettilineo sotto la Tevere, la MIA Tribuna Tevere… Giro di boa proprio davanti al mio storico settore, mi mancano i miei amici di stadio. Ormai sono solo 250 metri all’arrivo, di nuovo la curva, ecco… e te pare che una con la maglia di quegli altri non mi si doveva mettere vicina e gridarmi “ROMA! ROMA!” dentro l’orecchio? Ma si dai, oggi siamo tutti fratelli di sudore, che importa (tanto io te l’ho comunque alzata in faccia…), finisce la curva… apriamo la sciarpa e… TRAGUARDO!!!
Ludovico, mio storico collega speaker mi prende in giro, come sempre quando non faccio coppia con lui al microfono e sono impegnato come atleta in gara… Eh già lui tifa Fiorentina, ancora gongola per quell’ultima giornata. Ma che importa, finito un campionato ne inizia sempre un altro. Uh! Pure Paolo Masini, ma non mi dire che l’ha corsa!!! A saperlo, sto romanistaccio. Si avvicina per salutarmi anche Enrico Castrucci, il Presidente di Maratona di Roma, gli dico di raggiungerci sotto la nord, lui almeno è lazialissimo.
Tutti sotto la nord… No, fermi, un attimo, oggi non hanno schierato i cecchini per non far invadere il prato, anzi, stanno proprio TUTTI sul prato. RAGAZZIIII!!! VENITE CON MEEE!!! Tutti a fare la foto là dove è stata scritta la storia!!! In quello spicchio di area di porta dove Senad Lulic ci regalò quell’immagine immortale. Il bacio sull’erba non può mancare! Vengono tutti, anche tifosi laziali di altre società podistiche a farsi la foto con noi. Tutti sorridenti. Anvedi, Guido sudato! “Ah Giusè, so arrivato tardi, mi sono infilato nel gruppo, ma in realtà v’ho aspettato li fuori e sono entrato direttamente sulla pista… Quant’era? 6km e mezzo? Beh, ho fatto il mezzo sicuro… Però che spettacolo sta gara, il prossimo anno la faccio tutta eh!”.
Vai, tutti sotto al tunnel. Andiamo ai Marmi, di nuovo, per fare colazione. Andiamo pure a dichiarare il tempo, mi sono dimenticato dopo il traguardo di fermare il garmin, ma che importa… tanto è uguale.
Beh, pure oggi, l’abbiamo portata a casa. Andiamocene va, ci aspetta la doccia ed una ricca giornata di lavoro, non prima di risalutare un po’ tutti, baci e abbracci grondanti di sudore, ma che ci importa. È sudore benedetto il nostro! Ma che ne sanno… Siamo scemi, scemi totali… scemi tutti… ma siamo bellissimi!!!
Porca zozza, mo’ tocca aspettare un anno per la prossima Albarace…